PENSIERI E PAROLE


Dove sei?

"Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto."
Dalla creazione l'uomo continua a nascondersi, tentando di coprire la vergognosa nudità del proprio agire. Allontanandosi da Dio - che gli chiede costantemente, dove sei? - fugge scegliendo il proprio io, il proprio egoismo, la sete di potere e di denaro che sommerge e schiaccia sotto i suoi tacchi ferrati bambini, donne e uomini.
Sembra che la morte domini questo mondo, la morte delle donne vittime dei femminicidi, dei bambini e delle donne uccise dal fuoco delle armi di distruzione russe, o quella delle donne iraniane imprigionate e uccise da un potere religioso abominevole. 
Sete di potere e di danaro, un tritacarne che  non ha nessuno scrupolo nell'invadere un Paese libero, sterminando migliaia di civili innocenti, in nome di un falso quanto irreale diritto territoriale atavico o il rifiutare l'accoglienza agli ultimi della terra che attraversano deserti e mari, alla ricerca di un futuro dignitoso per sé e per i propri figli. 
Sete di dominio e di ricchezze personali che stanno distruggendo il pianeta sotto i colpi di uno sviluppo che ha come fine unicamente la produzione di merci e servizi inquinanti e insostenibili dal punto di vista sociale, economico e ambientale. 
Un sistema che potenzia un individualismo esasperato, che a sua volta è il carburante di una macchina infernale che schiaccia e spesso distrugge il tessuto familiare e sociale, il tessuto connettivo che dà il senso alla vita di ognuno di noi; ognuno noi che senza il rapporto con gli altri non ha neanche coscienza di sé.
Un mondo che alimenta tremende solitudini, feroci violenze, diseguaglianze crescenti, emarginazione del diverso sia esso migrante, clochard, povero o anziano. 
Sì, come nella Genesi ci allontaniamo da Lui che insiste nel chiamarci ogni giorno della nostra vita, nonostante le nostre azioni individuali e collettive......quel Lui che si è fatto uomo in mezzo agli uomini con le loro debolezze, le loro nefandezze, ma anche esseri creati a Sua immagine e somiglianza di poco inferiori agli angeli, quel 
«Cristo nella mangiatoia […]. Dio non si vergogna della bassezza dell’uomo, vi entra dentro […]. Dio è vicino alla bassezza, ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, l’insignificante, ciò che è emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono “perduto”, lì egli dice “salvato”; dove gli uomini dicono “no”, lì egli dice “sì”. Dove gli uomini distolgono con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì egli posa il suo sguardo pieno di amore ardente incomparabile. Dove gli uomini dicono “spregevole”, lì Dio esclama “beato”. Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita, proprio lì Dio ci è vicino come mai lo era stato prima, lì egli vuole irrompere nella nostra vita, lì ci fa sentire il suo approssimarsi, affinché comprendiamo il miracolo del suo amore, della sua vicinanza e della sua grazia» («Sermone della 3a domenica di Avvento», in D. Bonhoeffer, Riconoscere Dio al centro della vita, Brescia, Queriniana).


E' nato, ma è sempre accanto a noi....vincerà il bene...
Auguri a tutti!

Pietro Giordano


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